Paolo Bertoncini
una domenica di settembre, 14.45

un cielo grigio e pigro dallo spiraglio della finestra. Penombra e luce elettrica che si mescolano in un'atmosfera fredda e autunnale. Osservo senza pensieri la caffettiera bicolore,fiamma al minimo. Lo sguardo cade sul mio "nuovo" vecchio macinacaffè degli anni trenta, un piccolo gioiello di mia nonna, un ricordo della mia infanzia, un mix di profumi, aromi ed emozioni. Ha parti in acciaio lucidissime, eppure quanti l'avranno usato, quante emozioni a base di chicchi tostati, di chicchi scuri avrà regalato. Verso il caffè. immancabilmente due gocce sul piano cottura. Sorrido, e già mi sento meglio, la tazza calda tra le mani, quel profumo inebriante.

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