Silvana Perotti
pomeriggio 17,58
la testa ficcata nel computer, mi cimento con il famoso romanzo che sto scrivendo e che non finisco mai. Trovo tutte le scuse per distrarmi, rispondo a una mail, spazzolo il gatto e poi cerco di rimettermi a scrivere. Però prima, quasi quasi mi faccio un caffé. Mentre il caffé sale mi viene l'ispirazione e batto sui tasti come una pazza, finché un odore di bruciato non mi penetra nelle narici. Cazzo! Ho fatto fuori un'altra macchinetta. Adesso mi tocca telefonare al bar. A dire il vero il caffé del bar è un'altra cosa! Ti lascia in bocca un sapore che cerchi di trattenere a lungo, e che chiede disperatamente di metterci sopra una sigaretta. Si prende in molti modi, il caffé del bar. Caldo, freddo, granitato, lungo, corto, macchiato, schiumato, zuccherato, amaro, con ildolcificante, in tazza calda, in tazza fredda, decaffeinato, allungato con grappa o con qualche altra cosa. Prima di berlo è indispensabile bere un bicchiere d'acqua per preparare la bocca e liberararla dagli altri sapori.
Gli amici si scelgono da come fanno il caffé: a casa di Antonella il caffé è imbevibile, annacquato, leggero, acqua sporca, insomma. Ogni volta, alla immancabile domanda: "Lo volete un caffé?" mi vengono i brividi al solo pensiero, e mi posizione vicino al ficus per versarcelo dentro. Rosalba invece lo serve dentro a certe tazzine di fine '800, piene di crepe, che ho sempre il terrore di rompere. A proposito, anche la tazzina è importante, per il caffé. Non deve essere alta e stretta, né troppo larga. Non deve essere troppo sottile, né troppo spessa. C'è la tazzina per il caffè della mattina e quella per l'ultimo caffé della sera, verso mezzanotte, che a me fa da sonnifero, difatti mi dico: Mi prendo un caffé, leggo una diecina di pagine e poi dormo.
Quando esco c'è sempre il solito amico che costringi a fermarsi al bar e che ti chiede: "Ma come, prendi il caffé a quest'ora? E poi come fai a dormire?" Ma due etti di cazzi tuoi mai, eh!
Dimenticavo: avete presente il caffè dopo l'amore? Gli uomini della mia vita non lo sanno, ma quando, dopo aver fatto l'amore, non ho preso un caffé, voleva dire che la storia era finita. E il caffè me lo prendevo a casa mia, in beata solitudine!

Nessun commento: