Paolo Bertoncini
Milano, settembre, ore 14.10 circa

Sedili che odorano di cuoio in atmosfera blues. Tavoli in legno con infiniti caratteri incisi, segno di vita, di umanità, ricordi di troppe persone, di sogni, amori (andati a buon fine?), eterni nel tempo grazie a punte metalliche d'innocenti vandali. Un caffè parlando di lavoro, senza zucchero, senza usare il cucchiaino, senza troppi pensieri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

scrivi in modo speciale, le tue parole mi accarezzano e mi fanno sognare... sei proprio bravo.
Ester