Sara Larnis
Bolzano, lunedì di streghe
Non guardo, ossevo bambini e cani correre come matti tra la gente, gli occhietti che brillano come indemoniati. Gli uomini sono proprio scemi a farsi tanti problemi, a esser così preoccupati in modo banale. Ecco il caffè, alla tedesca, come piace a me. W. non c'è oggi. Nemmeno domani. E' freddissimo. Inizio anno di quelli tragici, mi sento come un sacchetto di carta rosso (ne ho uno in cucina) molto molto vuoto e leggero. Ho più paura di stare sola. Vorrei semplicemente passare oltre, cancellando un po di sbagli del passato. Invidio un po la ragazzina tutta in lana rossa che mi guarda. Magrissima. Me ne vado, sono ammalata fino nelle ossa. Spero nella febbre, vediamo se almeno questa funziona.

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