Paolo Bertoncini
Milano, novembre
Una colonna sonora che rimbomba nelle orecchie, battendo costantemente al tempo, incalzando, pioggia sporca e fredda, che ti colpisce a tradimento tra il collo e la camicia, una pugnalata alle spalle; rimbombano i bassi in queste albe meccaniche, in questa città grigia e laboriosa, in questa crisi economica a cui non bisogna pensare per sopravvivere: alzo lo scudo, la musica sale, accompagna il film che mi circonda, è la mia colonna sonora, protagonista indiscutto della mia attuale vita. Ho una meta, un porto franco che mi isola ancora per poco dal lavoro, la luce del bar sempre più vicino, l'aroma del caffè che copre l'umido asfalto e il mortale piombo di cui puzza la vita a Milano: un caffè, per dimenticare, per sognare, un caffè per sentirsi ancora un poco in ferie. Caldo, dolce, fedele caffè.

Nessun commento: