Sara Tomasi
Milano, giugno, oltre le 3 di notte
"Ma sei scema? bevi un caffè adesso?"
"E allora? Chi sei? Mia madre... ho bisogno di ripigliarmi!"
Alza le spalle, fruga nella borsa, si accende una sizza.
Due secondi e tossisce come se l'avesse ingoiata.
"Sei proprio una ragazzina Tes"
"Pensa ai cazzi tuoi, mi sono strangolata con la cicca, altro che fumo!"
Risate. Due idiote, e questo è bellissimo. Non mi sento nemmeno sola stanotte, ma il caffè era proprio uno schifo, e le scarpe fanno malissimo.
"Che succede? Faceva cagare?"
Ne lascio metà e mi accendo anche io una sizza. Una sigaretta dopo il caffè... ma chi ci pensa a quanto sono preziosi questi istanti, questi attimi che scompaiono subito come stelle, che sono attimi usa e getta, che non torneranno mai, eppure sono perfetti.
Milano, giugno, oltre le 3 di notte
"Ma sei scema? bevi un caffè adesso?"
"E allora? Chi sei? Mia madre... ho bisogno di ripigliarmi!"
Alza le spalle, fruga nella borsa, si accende una sizza.
Due secondi e tossisce come se l'avesse ingoiata.
"Sei proprio una ragazzina Tes"
"Pensa ai cazzi tuoi, mi sono strangolata con la cicca, altro che fumo!"
Risate. Due idiote, e questo è bellissimo. Non mi sento nemmeno sola stanotte, ma il caffè era proprio uno schifo, e le scarpe fanno malissimo.
"Che succede? Faceva cagare?"
Ne lascio metà e mi accendo anche io una sizza. Una sigaretta dopo il caffè... ma chi ci pensa a quanto sono preziosi questi istanti, questi attimi che scompaiono subito come stelle, che sono attimi usa e getta, che non torneranno mai, eppure sono perfetti.